martedì 6 ottobre 2009

Ecco chi ci guadagna con lo scudo fiscale


Mettiamo in ordine i tasselli dello scudo fiscale: Tremonti prepara la legge sullo scudo fiscale; la pregiudiziale di incostituzionalità della legge non passa grazie alla complicità del PD, che al momento del voto diserta l'aula della Camera dei deputati con 56 suoi parlamentari; la legge viene votata in Parlamento e ovviamente passa; Napolitano firma la legge, perchè sembra consideri le competenze del Capo dello Stato come quelle di un notaio di provincia. Ora, evasori fiscali, bancarottieri, riciclatori di denaro e simili, potranno far rientrare i loro soldi illecitamente custoditi all'estero, tutelati dall'anonimato.

Per far rientrare i capitali, quei farabutti dovranno versare allo Stato la ridicola e misera cifra del 5% del valore dei capitali illeciti che intendono far rientrare, grazie a questa forma di riciclaggio autorizzato. Ma quegli evasori avranno una spesa in più da affrontare: quella per la consulenza di un intermediario, che curi le pratiche. Non so a quanto ammonterà il costo per la consulenza finanziaria, ma di certo c'è qualcuno che, garantendo anonimato e riservatezza ai criminali tributari autorizzati, farà un sacco di soldi.
Guarda caso, chi è arrivato prima di tutti in aiuto agli evasori ripuliti dalla legge? Ma la banca Mediolanum, ovviamente! Non fate finta di stupirvi. Se non ci credete, questa è la pubblicità che campeggia sulla carta stampata.



Un fotomontaggio? Uno scherzo? Manco per niente! La conferma è data direttamente dal sito della banca.
Quindi, di tutti i tasselli sullo scudo fiscale, messi in fila all'inizio del post, dobbiamo aggiungerne uno, che deve rispondere ad una domanda facile facile: chi è che farà un sacco di soldi con lo scudo fiscale? Tradotto: chi è che farà un sacco di soldi, punendo i grandi evasori fiscali con una pacca sulla spalla, mentre voi comuni cittadini se non pagate una multa per divieto di sosta rischiate il pignoramento dei mobili? Ma il ducetto re Silvio IV, of course. Voi che dite, è conflitto di interesse?

7 commenti:

Anonimo,  6 ottobre 2009 alle ore 11:19  

Il 5% è raggionevole
finora mi hanno proposto un 10%

Vincenzo Cucinotta 6 ottobre 2009 alle ore 11:46  

Senza decenza e senza vergogna. Ma stavolta mi sa tanto che il conflitto d'interessi lo subisce proprio lui: gli effetti politici della sentenza sul lodo Mondadori, senza alcuna volontà o responsabilità del tribunale che la emessa, sono evidenti. Essa getta un'ombra sull'affidabilità stessa del potere del signor B. : se manco riesce a fare gli interessi della sua azienda, chi garantirà ai suoi schiavetti il soldo e i privilegi per cui lo hanno sinora appoggiato? Il terreno comincia a franargli sotto i piedi, è difficile credere che trovi qualcuno che gli dia la sua mano per farlo stare in piedi...

Anonimo,  6 ottobre 2009 alle ore 11:55  

ma chi poteva avere dei dubbi su chi ci guadagnava,era logico che la povera gente lo prendesse nel c....., ma tanto la mamma degli imbecilli è sempre incinta quindi il delinquente lo rivoteranno perchè la gente non ha memoria, dove sono le tasse al 33%, il milione di posti in più, il benessere generalizzato promesso in tutti questi anni,solo parole, ben vendute ma sempre e solo parole.

Riverinflood 6 ottobre 2009 alle ore 12:04  

Beh, pare più un'orgia di interessi che un conflitto! Ben scritto! Ciao!

ex-dani 6 ottobre 2009 alle ore 14:31  

come volevasi dimostrare!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® 7 ottobre 2009 alle ore 12:48  

Mi permetto di commentare citando Cocciante: "Era già tutto previsto"...

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