giovedì 22 gennaio 2009

11° : vietato manifestare ...

... non è scritto sulle tavole della legge che Dio consegnò a Mosè sul Monte Sinai. L'undicesimo comandamento lo sta scrivendo il ministro Maroni, anche se non direttamente sulle tavole. Che ci vorrebbe martello e scalpello, ma non tanto per la durezza delle pietre, quanto per il merito della proposta che ha un sapore del passato, vecchio ... un po' fascista.
Il ministro Maroni sta infatti lavorando ad una direttiva, che sarà inviata ai prefetti nei prossimi giorni e che impedisca di manifestare vicino a luoghi di culto, centri commerciali, monumenti. E lo stesso ministro ad avere motivato la direttiva, dicendo che sarà emessa «affinchè fatti come quelli avvenuti davanti al Duomo di Milano non abbiano a ripetersi». E con questa premessa non credo sia plausibile ipotizzare che tra le intenzioni di Maroni, ci sia quella di vietare una processione del santo patrono nelle vicinanze di una sinagoga, o di una moschea o anche di una chiesa valdese. Ancor meno si riesce ad immaginare che venga impedito il passaggio della via crucis nelle vicinanze del Colosseo.

Ed allora le ipotesi si riducono sostanzialmente a due: la prima è quella che si tratti di un'iniziativa di facciata. La solita per mantenere alto l'animalesco sentimento xenofobo del popolo celodurista. Un'operazione per accontentare elettori, che spesso tengono insieme l'avversione contro ogni diversità (religiosa, culturale, etnica, fino alle differenze di acconciatura) e l'idolatria del libero mercato. Anche perchè quando una manifestazione occupa spazi pubblici, gli organizzatori sono già costretti a richiedere autorizzazione alla Questura. Questa deciderà sull'autorizzazione a manifestare ed anche nel merito del percorso. Pertanto delle limitazioni a manifestare ovunque si ritiene opportuno, a ragione o a torto esistono già.

La seconda ipotesi è che l'annunciata direttiva di Maroni, volendo impedire manifestazioni nei pressi di luoghi di culto, monumenti e centri commerciali, sia un impedimento di fatto ad esprimere un dissenso, visto che di chiese sono disseminate tutte le italiche città, dal centro storico fino alla periferia. Così come di monumenti che, seppure nelle periferie non pullulino, ci sono i centri commerciali a fare da altare innalzato ad un dio commercio, anche questo, a detta di Maroni, inviolabile.
Un divieto a dissentire verso determinati gruppi. Infatti, come se non bastasse, Maroni ha in mente di fare pagare agli organizzatori una cauzione come garanzia per eventuali danni. Con molta probabilità family-day e simili non avranno bisogno di fornire garanzie. E comunque è facile pensare che queste manifestazioni non abbiano problemi finanziari.
Insomma, i luoghi preposti alle manifestazioni contro le politiche autoritarie, per l'integrazione, per il lavoro e contro la precarietà, ecc., si riducono alle paludi metropolitane, dove l'unica risposta alle rivendicazioni che può essere percepita è l'eco degli slogan.
Ma a conti fatti, quelle due ipotesi sono possibili entrambi. Anzi credo che l'una alimenti l'altra, in un gioco perverso in cui a rimetterci è la democrazia italiana.

Si sta per chiudere il cerchio che questo prepotente governo sta tracciando. Prima scelte autoritarie contro intere cittadinanze; poi l'esercito nelle strade ed i manganelli a garantire le imposizioni del regime; pochi giorni fa l'abrogazione di norme che garantiscono i cittadini contro i soprusi delle forze dell'ordine, ed anche la reintroduzione del reato penale di oltraggio a pubblico ufficiale. Fino a oggi, con il divieto di fatto a manifestare.
Ormai solo l'imbecillità può fare non temere per la democrazia in questo Paese.

17 commenti:

Anonimo,  22 gennaio 2009 alle ore 17:21  

"Tutti i cittadini hanno diritto a riunirsi pacificamente e senza armi in luoghi pubblici e manifestare...". Non lo diceva mosè con le tavole, ma lo dice la costituzione italiana. La direttiva di Maroni vale quanto la carta igienica usata, perchè va contro un caposaldo della costituzione. Dunque, ministro Maroni, utilizzi queste direttive in maniera consona al valore delle sue parole: ci si pulisca il culo. Scusa la volgarità.

Anonimo,  22 gennaio 2009 alle ore 18:27  

C'è da affrontare una crisi economica e tu guarda a cosa pensano ...

Franca 22 gennaio 2009 alle ore 18:49  

Sono perfettamente d'accordo con la tua conclusione.
Speriamo che abbia ragione "Cesco"...

Crocco1830 22 gennaio 2009 alle ore 19:22  

@ Cesco: speriamo che tu abbia ragione. Ma fino ad ora non hanno mostrato molti riguardi nei confronti della costituzione.

@ XPX: anche questo è un modo per affrontare la crisi. In modo mascherato, ma è un modo.

@ Franca: purtroppo però, l'imbecillità è una dote che sembra abbondare in Italia.

coscienza critica 22 gennaio 2009 alle ore 20:35  

Presto sarà dato un nuovo significato e una nuova accezione (negativa) alla parola 'assembramento'. Come fascismo insegna!
Ciao e benvenuto

SCHIAVI O LIBERI 22 gennaio 2009 alle ore 22:41  

Si preparano alla crisi. Così...cercano di far paura a chi, perdendo il posto di lavoro, non avrà altra chance che ribellarsi.
staremo a vedere.
Certo gli imbecilli sono tanti.

Aride 22 gennaio 2009 alle ore 23:11  

Concordo crocco1830, solo un cieco potrebbe non vedere che la democrazia è a rischio.
Per quanto riguarda l'iniziativa di Maroni, credo sia come al solito un escamotage per sviare l'attenzione dell'opinione pubblica... In caso contrario andremo a manifestare sotto casa sua....

Alberto 22 gennaio 2009 alle ore 23:35  

Vietato manifestare anche nei pressi dove passerà la via crucis a Pasqua?

Pierprandi 22 gennaio 2009 alle ore 23:36  

Bella trovata.. Visto che non esiste una piazza in italia senza una chiesa, è come dire che è proibito manifestare.. L'ennesima prova di regime..Mi auguro anche io che Cesco abbia ragione...Un saluto

Uhurunausalama 22 gennaio 2009 alle ore 23:41  

Ma questa proposta è valida anche per le processioni cattoliche,quindi anche alle cazzate tipo sangue di s.gennaro e padre pio?o è l'ennesima mossa per colpire una religione,un popolo che non vanno bene?

Dario (Italianoallestero.com) 23 gennaio 2009 alle ore 12:33  

Vada per la seconda (ipotesi).
La cosa non mi eccita ma è la più probabile, sconvolgente ma vera.
Blogger

Damiano Aliprandi 24 gennaio 2009 alle ore 10:15  

Credo veramente che ci sia una svolta autoritaria nemmeno tanto velata. Ma questa volta non c'è bisogno nemmeno di mettere il partito unico, perchè c'è già. E basta con la storia del meno peggio..perchè non c'è più.

Anonimo,  24 gennaio 2009 alle ore 10:45  

Basta aggirare l'ostacolo, se il signor Smaoni si frappone tra la stupudità e l'intelligenza: entrare in chiesa e da lì direttamente fare testimonianza delle proprie convinzioni.

il Russo 24 gennaio 2009 alle ore 11:40  

E che palle, ancora manifestare volete? Posto che siete rimasti in pochi, posto che non serve a un cazzo: ma lo volete capire che date fastidio alla pubblica opinione che le uniche masse che accetta di vedere assieme sono quelle che affollano le tribune di Amici o gli spalti degli stadi?
Uno sfiduciato Russo

..:: Symbian ::.. 24 gennaio 2009 alle ore 16:35  

...con tanti saluti all'articolo 17 della Costituzione...via un altro!

http://cristianbelcastro.blogspot.com

BC. Bruno Carioli 25 gennaio 2009 alle ore 10:23  

Un modo elegante per stabilire il divieto di manifestare.

Chit 25 gennaio 2009 alle ore 18:37  

Vuoi dire basta riunioni oceaniche davanti a San Pietro!?!? :D

Permettimi una battuta per sorridere a quello che mi sembra un altro bello scippo di democrazia!

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