giovedì 13 novembre 2008

Le comunità gagè rubano i bambini

La notizia non ha avuto l'eco che meriterebbe, ma era prevedibile. Si rischierebbe un contraccolpo alla sub-cultura italica, dalle conseguenze imprevedibili. Così abituata alla paura, che abbandonarla rischierebbe di creare un vuoto a quella sottocultura, che comporterebbe il problema di dover essere in qualche modo colmato.
La notizia è questa: le comunità gagè rubano i bambini. Nessuno lo diceva prima, ora lo rileva un'indagine commissionata dalla Fondazione Migrantes al dipartimento di Psicologia e Antropologia culturale dell’Università di Verona. I risultati dello studio, che ha preso in riferimento il periodo che va dal 1986 al 2007, ha preso in considerazione l'archivio Ansa ed i fascicoli di tribunale. In quel periodo ci sono state 11 sparizioni sicure di bambini, tutte riconducibili appunto alle etnie gagè. Ma chi sono i gagè?

Di questa comunità fanno parte tutte quelle persone che non appartengono alle popolazioni romanì. Cioè tutti quelli che non sono rom, sinti, kalè, romnichels, ecc. Insomma, i gagè (nel linguaggio romanì) sono i "non zingari". Mentre gli "zingari" non rubano i bambini.
Gli "zingari" non rubano i bambini perchè non è nella loro tradizione. Non è concepito nella cultura romanì il rapimento di bambini. Ma nemmeno sarebbe sensato rapire bambini, dato che gli "zingari" hanno già tanti figli. Nonostante tutto, nell'irrazionale immaginario collettivo, questa paura è tanto forte che se una persona di etnia rom, o sinti, o altro si avvicina ad un bambino, si ha subito ed istintivamente il timore di non rivedere mai più il proprio figlio.
Ma si riuscirà ad abbandonare quel pregiudizio para-religioso che tanto lo fa assomigliare ad un dogma? Si riuscirà a scansare quelle affermazioni insensate e si potrà cominciare a ragionare, a verificare ed a cercare di capire? Non ne sono sicuro.

C'è da aspettarsi che nemmeno il rapporto della Fondazione Migrantes, riuscirà a scalfire la coltre di pregiudizio che avvolge gli "zingari". D'altronde l'informazione è costruita in modo da mantenere un rapporto superstizioso con altre comunità. Nutre i timori e le suggestioni con capri espiatori, buoni a nascondere i reali problemi sociali, dei quali le comunità additate come carnefici sono invece doppiamente vittime.

15 commenti:

Unknown 13 novembre 2008 alle ore 15:57  

Non vorrei essere equivocato o preso per inconsciente: ma i gagè sembrerebbero i gadgets. Forse i gagè, rubando i bimbi, li trasformano in regali?

Uhurunausalama 13 novembre 2008 alle ore 16:31  

Hai ragione:non ha avuto l'eco che meritava;non ne sapevo nulla e ti ringrazio per averne parlato;personalmente conosco poco della cultura romanì ma anche io sono dell'opinione che non ruberebbero mai dei bambini:è solo frutto di pregiudizio additarli come tali,giusto per trovare una giustificazione alla loro esclusione.

Crocco1830 13 novembre 2008 alle ore 16:59  

@ Riverinflood: o forse i gagè, spesso abituati a mercificare ogni cosa, rubano bambini per farsi un regalo.

@ Uhurunausalama: la loro esclusione è frutto di questo e altri pregiudizi. Ma quello del rapimento dei bambini, è il più odioso, il più pericoloso ed il più pregiudizievole.

Anonimo,  13 novembre 2008 alle ore 17:02  

Hai detto bene: subcultura.

Damiano Aliprandi 13 novembre 2008 alle ore 17:03  

Bravissimo!! Non sai quanto nel passato ho cercato di stroncare questo odioso luogo comune!

Noi gagè lo facciamo, e questi dati sono allarmanti!

Ottimo post!

Crocco1830 13 novembre 2008 alle ore 17:35  

@ XPX: ...e sono stato già abbastanza generoso.

@ L'incarcerato: scardinare una credenza popolare diffusa ed alimentata, è difficile. Bisogna parlarne, parlarne, parlarne ...

Uhurunausalama 13 novembre 2008 alle ore 18:50  

Tanto la gente ormai ragiona per pregiudizi e con un governo che non fa altro che infondere paura le cose non cambieranno.La cosa che più non sopporto è chi spara giudizi senza mai essersi avvicinato a chi disprezza.E' una cosa vergognosa!

SCHIAVI O LIBERI 13 novembre 2008 alle ore 19:08  

Il problema è che ci definiamo società avanzata e dobbiamo stare ancora qui a dire queste cose che dovrebbero essere scontate.

Aride 13 novembre 2008 alle ore 20:30  

Post drammatico....
Noi... società evoluta e progredita.....
Ma per cortesia......
Grazie per la notizia......

Anonimo,  13 novembre 2008 alle ore 23:19  

COME DICEVA EINSTEIN? PUOI SPEZZARE UN ATOMO, MA NON RIUSCIRAI A RIMUOVERE UN PREGIUDIZIO!

già...

:-(

Anticlericale89 14 novembre 2008 alle ore 13:19  

Nooooo,e adesso chi gli e lo spiega a studio aperto??

Ci voleva davvero uno studio per capire che non esiste una "razza" o un etnia che abbia la criminalità insita nel DnA?

In questa sociatà mi sembra di vivere ai tempi del nazismo.

Franca 14 novembre 2008 alle ore 13:19  

Il pregiudizio viene scardinato solo dalla conoscenza...

Prefe 18 novembre 2008 alle ore 14:57  

io la parola gagè non l'avevo mai sentita

Anonimo,  31 dicembre 2008 alle ore 18:06  

allora sti gagè non zingari, per confondere la gente che è stata testimone di rapimenti di bambini, si vestono come gli zingari.

Anonimo,  5 dicembre 2009 alle ore 22:56  

Non ci si può fidare di loro! Noi gagè non mettiamo nella m...a gli altri per pararci il culo! Fiera di essere gagè!!!!

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