lunedì 10 marzo 2008

Sembra che qualcuno stia utilizzando il mio voto. Ma ancora non so chi e come.

E' stato detto e ripetuto, che quella con la quale andremo (o non andremo) a votare, è una pessima legge elttorale. Una legge antidemocratica, definita una porcata dallo stesso ideatore, il senatore leghista Calderoli, cioè uno che non potrà essere ricordato come un difensore della democrazia e garante del pluralismo, visto che vorrebbe "vietare per legge il partito comunista" (sic!).
Una legge, si diceva, profondamente antidemocratica, innanzitutto perchè priva i cittadini della possibilità di decidere a chi assegnare la propria preferenza.
Ma nel corso di questa campagna elettorale appena iniziata, altre frasi e vicende, mi hanno fatto riflettere.

Tra queste vicende, certamente mi ha lasciato esterrefatto, quella che riguarda l'accordo tra PD e PdL, per fare decadere la par condicio e garantire maggiore visibilità alle forze politiche maggiori. Io, a quanto pare da perfetto ingenuo, ero convinto che la forza politica di un singolo partito, si potesse misurare solo dopo il 14 aprile, data delle elezioni e che democrazia volesse che ai nastri di partenza, tutti si potessero presentare sulla stessa linea. Non credevo che prima di quella data si potesse vantare una superiorità politica, visto che i consensi di ognuno dei partiti in lista, possono essere contati solo all'apertura delle urne.

Non sono da meno i richiami al voto utile per PD e PdL, giustificati con la presunzione che i partiti cosiddetti minori, saranno condannati all'opposizione. E come se fosse scontato che un partito che non si chiami PD o PdL, non possa in maniera assoluta aspirare al governo del Paese, si comportano anche giornali e TV. Ma io continuo a chiedermi chi abbia deciso che a governare sarà il PD oppure il PdL. Dipende da come gli italiani voteranno! Una frase, quest'ultima, che dovrebbe apparire scontata, ma davvero può essere considerata tale?

C'è anche una vicenda tutta interna al PD che mi ha lasciato a bocca aperta e riguarda la protesta radicale (e di Pannalla in particolare), dovuta al mancato impegno del PD di garantire 9 seggi ai radicali, - come invece promesso - , che dovranno accontentarsi di 6 seggi. Ora, chi garantisce che quei seggi saranno aggiudicati dal PD? Non dovrebbero essere gli elettori, con il proprio voto, a decretare chi debba se ad andare in Parlamento, dovrà essere uno candidato del PD o uno di un'altro schieramento? Ma questo non potrà che sapersi solo dopo il 14 aprile.

Tutte quste vicende, questi accordi politici, queste affermazioni e giochi tra partiti, vengono portati avanti come se il voto degli italiani non contasse niente. Tutto come se già fosse conosciuto l'esito delle elezioni. Tutto come se il 13 e 14 aprile prossimi, i cittadini italiani, altro non facessero che recarsi alle urne per replicare un decisione già presa.
Tutta la politica italiana, si muove come se qualcuno avesse già utilizzato il voto degli italiani, solo che ancora non è dato sapere chi l'abbia utilizzato e come. Per saperlo si dovrà aspettare il 14 aprile.

2 commenti:

Anonimo,  10 marzo 2008 alle ore 16:53  

C'è il solito gruppo di gnomi, non molti in verità, che si stanno nel vaticano, nella grande finanza , nella massoneria che usano i pupi della politica a loro uso e consumo. La libertà in questa nostra democrazia è apparente perché la "democrazia è oppressiva e coercitiva", più o meno come una normale dittatura. Solo che la maggioranza non è in grado di smascherarla.

Crocco1830 10 marzo 2008 alle ore 19:52  

Si riverinflood, sono d'accordo!
Una riflessione davvero stimolante la tua.

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