venerdì 7 marzo 2008

Niente paura padroni: in galera non ci finirete mai!

Montezemolo aveva detto: «Se il testo unico sulla sicurezza passa così com'è avremo l'ultimo atto di una sinistra demagogica», perchè «il provvedimento punta tutto e solo sull'inasprimento delle sanzioni». Il capo dei padroni, aveva detto di preferire prevenzione e formazione, rispetto alle sanzioni.
Detto, fatto. Il Governo ha approvato il Testo unico, modificando il previsto schema sanzionatorio ed alleggerendo le sanzioni stesse. Infatti, l’arresto scatta solo per il datore di lavoro che non abbia effettuato la valutazione dei rischi, in aziende ad alto rischio. Ma se il datore di lavoro, dopo essere stato scoperto inadempiente si dovesse mettere in regola, la pena viene sostituita da un'ammenda.

A qualcuno di voi, è stata mai ridotta una contravvenzione per divieto di sosta, per avere dimostrato che da bravi cittadini, da quella contravvenzione in poi, avete parcheggiato solo dove consentito? No, vero? E parliamo di una mancanza davvero insignificante, rispetto ad inadempienze in materia di sicurezza sul lavoro!

Comunque, siccome non voglio apparire demagogico, dico anche che Montezemolo ha ragione, quando dice che è necessario intervenire sulla prevenzione e sulla formazione. Anzi, per dimostrare il mio impegno contro atteggiamenti demagogici, voglio dare un aiuto aMontezemolo ed agli altri industriali. Come? Ricordando loro che la prevenzione e la formazione, sono attività in carico all'impresa. Ma a causa della continua ed affannosa riduzione del costo del lavoro, unica strada conosciuta dalla parte padronale per l'aumento di produttività, i costi sulla prevenzione sono quasi sempre i primi ad essere tagliati. Prevenzione sarebbe stata ad esempio, la corretta attività di manutenzione degli impianti antincendio alla ThysseKrupp. L'acciaieria decise di tagliare quei costi - di prevenzione - e sappiamo tutti come andò a finire.

Comunque, Montezemolo a parte, si può essere soddisfatti solo in parte per questa prima approvazione al testo unico sulla sicurezza. E' infatti presto per cantare vittoria, perchè maggio 2008 è vicino ed in quel mese, se il decreto non avrà terminato il suo iter, tutto il lavoro fin qui svolto andrà perduto. Mentre l'iter è ancora molto lungo e complesso che prevede ancora:
- primo parere delle Commissioni competenti di Camera e Senato
- parere delle Regioni entro metà marzo
- seconda approvazione in Consiglio dei Ministri
- secondo parere delle Commissioni competenti di Camera e Senato
- parere del Consiglio di Stato
- terzo e definitiva approvazione del Consiglio dei Ministri, che tenga conto degli eventuali ulteriori pareri di Camera, Senato e Consiglio di Stato e Regioni
- firma del Capo dello Stato
- pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Una vera e propria corsa contro il tempo!

2 commenti:

BC. Bruno Carioli 8 marzo 2008 alle ore 22:35  

Nonostante tutto si agitano.
Temono le pene, le giudicano inutili.
Vale a dire è inutile condannare uno stupratore, tanto il danno è irreparabile.

Crocco1830 9 marzo 2008 alle ore 10:52  

Esatto bruno. Non vogliono essere condannati per un reato.
Ricorda tanto il "Sogno numero due" di De Andrè, che nella strofa finale fa:

Oggi, un giudice come me,
lo chiede al potere se può giudicare.
Tu sei il potere.
Vuoi essere giudicato?
Vuoi essere assolto o condannato?

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