lunedì 17 marzo 2008

La famiglia secondo le convinzioni di un clericofascita

Chissà, forse Cirrapico, ex(?)fascista dell'ultima ora e candidato nelle file del PdL, se la sarà presa con lo psiconano, che pochi giorni fa aveva detto che il Ciarra è un candidato tra altri mille e che perciò conta come il due di coppe, quando la briscola è bastoni. Oppure no. Certamente il Ciarra è proprio così, clerico-fascista mai pentito, estimatore di Almirante e Benedetto XVI, sua stella polare.
Rimane il fatto che l'editore, imprenditore, pluricondannato, candidato del PdL Ciarrapico, ha rilasciato questa intervista esclusiva concessa a Petrus, quotidiano on line sul pontificato di Benedetto XVI, nella quale definisce ciarpame ogni unione che non sia vincolata da un matrimonio.

La famiglia tradizionale che il clericofascista Ciarrapico probabilmente intende, unica secondo lo stesso ad elevarsi dal ciarpame, sarebbe formata da un uomo ed una donna, uniti in matrimonio davanti ad un altare, con il marito che lavora mentre la donna accudisce la casa ed alleva la prole, rigorosamente numerosa e possibilmente di sesso maschile.
Il fascista Ciarrapico, deve avere dimenticato di staccare qualche pagina dal calendario, non essendosi accorto che le famiglie hanno assunto nel tempo varie forme: ristrette ed allargate, etero ed omosessuali, miste. Una varietà di nuclei familiari che ha probabilmente contribuito ad una crescità culturale, fondata sulla conoscenza ed accettazione delle diversità.
Considero pericolose certe affermazioni, già sentite in altri termini forse con meno volgarità ed aggressività, non credo che si possa pretendere da un personaggio come Ciarrapico, un'apertura verso altre culture, verso diversi modi di intendere la famiglia, men che meno un'accettazione di altri modi di vivere la sessualità diversi da quelli lui considerati. Ma allo stesso tempo, non credo che possano essere accettate lezioni di moralità su questi temi (ma probabilmente nemmeno su altri), da un personaggio condannato in via definitiva per sfruttamento di lavoro minorile.


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2 commenti:

Anonimo,  21 marzo 2008 alle ore 14:44  

CIARRAPICCO HA RAGIONE....le unioni civili sono un ABOMINIO nel senso letterale del termine....

Crocco1830 21 marzo 2008 alle ore 15:16  

Mi sembra che le esternazioni contro il riconoscimento di unioni, diverse da quelle sancite dal matrimonio, abbiano in comune tra loro soprattutto l'assoluta assenza di argomentazioni.

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