venerdì 15 febbraio 2008

La più grande discarica del mondo si trova nell'Oceano Pacifico

Dove si trova la più granda discarica di rifiuti del mondo? Qualcuno ironicamente direbbe in Campania, o forse quel qualcuno lo direbbe con convinzione. Ed invece non è così. La più grande discarica del mondo è stata scoperta nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico.
Questa discarica ha inizio a 500 miglia nautiche dalla costa della California, attraversa il Pacifico meridionale, oltrepassando le Hawaii per poi arrivare fin quasi al Giappone, dove vi sarebbero "depositati" circa 100 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica.

La notizia è stata riportata da The Indipendent ed attribuisce la scoperta di questo enorme vortice di spazzatura, all'oceanografo americano Charles Moore.
Lo studioso americano, ha fatto la scoperta del vortice di spazzatura per la prima volta nel 1997, quando ancora marinaio vi si imbattè durante una regata. Questa scoperta, aveva indotto Moore a vendere la sua parte dell'impresa petrolifera di famiglia, a darsi all'ambientalismo e allo studio degli oceani. Moore ha in seguito fondato la Algalita Marine Reseach Foundation, una fondazione per la ricerca sugli ecosistemi marini.
Tale massa di rifiuti galleggiante, nella quale vi si puo' trovare un po' di tutto, dai palloni da calcio ai sacchetti di plastica, e' in realta' formata da due parti: una orientale, a sud-ovest del Giappone ed una occidentale a nord-ovest delle Hawaii. Ma nonostante le enormi e devastanti dimensioni, questa gigantesca discarica non poteva essere vista dai satelliti, poiché il mare di rifiuti è traslucido e si trova appena sotto la superficie dell'acqua. "La vedi soltanto quando te la ritrovi davanti alla prua", ha detto Moore.

Si ritiene che il 90% di tutti i rifiuti galleggianti negli oceani, sia costituito da plastica e che in valore assoluto possa essere stimato, secondo il Programma per l'ambiente delle Nazioni Unite, in 46000 pezzi di plastica galleggianti nel 2006.
D'altronde, "Ogni piccolo pezzo di plastica finito in mare da 50 anni a questa parte e' ancora li", ha detto Tony Andrady, un chimico dell'istituto di ricerca americano Triangle, visto che le moderne materie plastiche sono così durevole, che gli oggetti a un mezzo secolo di età sono stati trovati nel nord del Pacifico.

Ma la drammaticità della situazione, sta nella morte di oltre un milione di uccelli marini ed altrettanti mammiferi marini. Siringhe, accendini e spazzolini da denti sono stati trovati all'interno della stomachi di uccelli morti.
Nemmeno l'uomo può essere considerato non a rischio da questa situazione, visto che le centinaia di milioni di piccoli granuli di plastica che vengono gettati in mare, agiscono come una sorta di spugna per altri agenti inquinanti come idrocarburi e DDT e poi entrano nella catena alimentare. "Cio' che cade nell'oceano finisce dentro agli animali e prima o poi nel nostro piatto", ha detto Marcus Eriksen, direttore della ricerca della Algalita Marine Reseach Foundation.

Sarebbe ora che cominciassimo a riflettere seriamente, sul nostro futuro in questo pianeta ormai stanco.

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