giovedì 31 gennaio 2008

I governi cadono, gli onorevoli passano, i lavoratori muoiono

(Ricevuto dal blog Caduti sul Lavoro e pubblicato)


di Marco Bazzoni, Andrea Coppini, Mauro Marchi, Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Silvana Gatti-Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.

Questo Governo, anche se lentamente, qualche cosa di positivo l’aveva fatta perchè ci fosse più sicurezza nei luoghi di lavoro.
Stavano scrivendo anche un Testo Unico per la sicurezza sul lavoro, che anche se non era la panacea di tutti i mali che affliggono i luoghi di lavoro, era pur sempre qualcosa.
Il Testo Unico è stato cestinato da Mastella (per scriverlo c’è tempo fino al Maggio 2008), che è il “responsabile” della caduta del Governo Prodi.
La legge 123/2007 per funzionare ha bisogno dei decreti attuativi, altrimenti è praticamente nulla.
Sabato 26 gennaio il sottosegretario alla Salute Gian Paolo Patta, ha detto che secondo i primi dati Inail relativi agli infortuni mortali nelle 24 ore dalla data dell’evento infortunistico (anno 2007), questi sono calati ( http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsID=78007).
Ma è mai possibile che si facciano ancora delle dichiarazioni del genere senza aspettare i dati definitivi?
Lo stesso errore l’aveva commesso il Ministro del Lavoro Cesare Damiano, quando a Settembre parlò di notizia straordinaria per il calo dei morti sul lavoro, ma erano dati parziali, come lo sono questi.
Solo dopo ripetute lettere critiche sui quotidiani da parte di alcuni Rls, medici del lavoro, tecnici della prevenzione, ecc, aveva fatto dietro-front (alla presentazione del bilancio Inail), dicendo che questa volta avrebbe aspettato i dati definitivi prima di tirare le somme.
Non abbiamo tutte le notizie dei morti sul lavoro dall’inizio dell’anno ad oggi, perchè manca l’informazione su questi omicidi nei luoghi di lavoro.
Sappiamo solo, guardando i dati sul sito di Articolo21, che dall’inizio del 2008 ad oggi, siamo già a 79 morti sul lavoro, 80230 infortuni e 2005 invalidi.
Le stragi sul lavoro non si fermano, e a differenza di quello che dice Patta non sono calate assolutamente.
Torniamo a ripetere quello che abbiamo detto prima, su queste stragi sul lavoro manca l’informazione. Vi basti pensare che su 79 morti sul lavoro dall’inizio di questo anno, abbiamo trovato notizia solo di 29
L’informazione deve denunciare quotidianamente tutti gli infortuni e i morti sul lavoro.
Infine si continua a dare i dati sui ‘numeri’. Numeri che aumentano o diminuiscono a seconda di chi ne parla, sfuggendo al problema prioritario, che è: quali sono le misure da mettere in atto affinché le PERSONE (e non i numeri) non muoiano né si ammalino a causa del lavoro)? Quali sono le strategie che ogni assessore regionale alla salute deve mettere in atto affinché i servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro siano efficienti ed efficaci? Senza dimenticarci che la legge è chiara circa le responsabilità nell’applicazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

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